Buongiorno ragazzi,

eccoci giunti all’ottava settimana di concorso. Di seguito i temi che i giornalisti hanno pensato per voi.

 

Orsola Riva, per il Corriere della Sera, vi parla della decisione di Di Battista di non ricandidarsi in Parlamento.
Il politico è uno dei volti più noti del Movimento 5 Stelle ha annunciato la sua decisione via Facebook per stare con suo figlio nato da poche settimane.
Facendo finta di credere che questa sia soltanto una scelta soltanto personale, pensiamo che anche Zapatero faceva un punto di vanto di tornare sempre a pranzo con le sue figlie, Gabriel annunciò un congedo verticale tutti i mercoledì per stare con la bimba appena nata, in ultimo Zuckerberg che si è preso due mesi di congedo per la nascita dei suoi figli.
La giornalista vi invita a riflettere su lavoro e vita privata: dal vostro punto di vista sono così inconciliabili tanto da dover porre l’alternativa se continuare a svolgere il proprio lavoro o fare il padre?

 

Luca Tremolada, per il Sole 24 Ore, vi parla della scuola.
Secondo l’ultimo rapporto dell’Ocse per misurare la capacità di apprendimento e la capacità di lavorare in squadra, gli studenti italiani pur apprezzando il lavoro di squadra non sono in grado di operare insieme agli altri.
C’è un grosso divario tra gli studenti del Nord e quelli del Sud e le femmine sono più brave dei maschi. Le ragazze sanno apprezzare meglio il lavoro degli altri e sono più generose nell’apprezzare il lavoro degli altri, mentre ragazzi danno maggior valore al lavoro di squadra. Al di là dei numeri, secondo il giornalista, l’impressione è che bisogna fare un sondaggio interno alle singole classi per capire quante di queste informazioni sono vere. Secondo voi sono notizie approssimate oppure i dati sono veri?

 

Gianluigi Schiavon, per il Quotidiano Nazionale, vi parla di canzoni e di gioie e dolori che ne derivano.
Il discorso del giornalista parte dall’articolo di QN che parla della storia di Teresa, malata di cancro, che aveva il sogno di incontrare Vasco Rossi. Teresa Salerno scrive una lettera piena di significato al suo cantante preferito perché le sue canzoni riescono a farla andare avanti. Dopo aver letto la lettera di Teresa Vasco ha deciso di incontrarla e abbracciarla. Le canzoni hanno un’importanza: possono essere una zattera a cui aggrapparsi, un rifugio in cui rinchiudersi, una nuvola sulla quale scappare. La domanda che Gianluigi Schiavon vi pone è la seguente: qual è la vostra canzone? Meglio ancora, raccontate chi siete con una canzone.

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