Orsola Riva, per Corriere della Sera, oggi vi parla di Martin Schulz: il candidato cancelliere che sa fare la lavatrice. L’uomo potrebbe sfilare il quarto mandato alla cancelliera tedesca. Si tratterebbe di un cambio di guida nelle politiche economiche di austerità portate avanti dalla cancelliera, come guida dell’Unione europea. Martin Schulz è stato a lungo presidente dell’euro parlamento , è famoso per uno scambio verbale infelice con l’allora presidente Berlusconi. Il candidato socialdemocratico sembrerebbe, secondo i sondaggi, rispetto alla Merkel. Si propone come un uomo semplice, che vive il suo quotidiano come una persona normale tanto che quando torna a casa si occupa della lavatrice e di stirare il bucato. Difficile immaginarsi gli altri leader mondiali intenti a praticare attività del quotidiano, forse neanche Obama. Orsola Riva vi invita a riflettere: per voi è giusto che nella vita domestica uomo e donna si ripartiscano i compiti in egual misura? Oppure ci sono compiti in cui le donne sono più portate le donne ed altre più da uomo nella vita domestica?

Luca Tremolada, per il Sole 24Ore, oggi vi parla dell’educazione dei figli. Guardando dentro alle statiche grazie ad Infodata, si è scoperto che in Italia sono ancora le donne ad occuparsi dei figli. Questo vuol dire che rispetto ad un tempo le cose non sono cambiate di molto. C’è una curva in aumento vero, ma più le coppie sono giovani o più diminuisce il reddito e più è difficile che sia l’uomo ad occuparsi dei bambini. Questo tema è antico per l’Italia e per il mondo intero. Luca Tremolada vi chiede: l’Italia è un paese anche per le donne o deve ancora diventarlo?

Gianluigi Schiavon, per Quotidiano Nazionale, vi parla di tecniche di autodifesa. Si moltiplicano gli istituti superiori che insegnano le arti marziali ai propri studenti. Nell’ultimo periodo c’è stato un boom di richieste nelle scuole per l’insegnamento di queste discipline durante le ore scolastiche. Il motivo? Difendersi dagli attacchi dei bulli. Le più interessate all’apprendimento delle rudimentali strategie di difesa sono le ragazze, ovviamente. La domanda è: è giusto insegnare tecniche di autodifesa a scuola e in orario scolastico. Secondo alcuni la scuola rappresenta un contesto ottimale per la prevenzione di situazioni di rischio per soggetti rientranti in fasce d’età critiche. La parola d’ordine è l’autostima, quando questa c’è non occorre ricorrere subito all’utilizzo delle mani. La domada per voi è: ritenete giusto insegnare le tecniche di autodifesa a scuola?

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