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Recentemente la nota casa produttrice di iPhone è stata multata dall’antitrust europea con una sanzione di ben 1.8 milioni di euro per violazione della libera concorrenza nel mercato dello streaming musicale. Ma facciamo un po’ di chiarezza in questa vicenda.

Tutto nasce dalla denuncia dell’azienda leader nel settore dello streaming musicale, Spotify, la quale ha denunciato Apple poiché quest’ultima non permetteva agli sviluppatori di servizi di streaming musicale di esporre le loro tariffe più convenienti nelle loro applicazioni. Per questo la casa di Cupertino, che ovviamente ha deciso di fare ricorso, è stata sanzionata ed obbligata a rimuovere questo tipo di ostacoli per rispettare le regole di libera concorrenza.

Il fenomeno al quale stiamo assistendo tutt’oggi è una tendenza al monopolio da parte della Apple. Ciò è confermato dal fatto che nel 2023 ha venduto più del 20% di smartphone commercializzati a livello globale, posizionandosi prima nel settore! Ma basta banalmente andare in giro per una grande città per accorgersi che la prevalenza di smartphone in mano alla gente hanno il logo della mela sulla scocca.

Il problema che sorge in queste situazioni è che chi domina il mercato impone anche le proprie regole, che ogni tanto portano a un “comportamento egoista”, ovvero nell’imporre il proprio prodotto sugli altri avendo il supporto di una vasta porzione di consumatori. Ciò porta a disincentivare la crescita economica globale poiché una sola azienda rimarrebbe attiva mentre le altre non avrebbero più i fondi per continuare ad esistere ed inoltre non sarebbero più in grado di sostenere le ricerche e lo sviluppo di nuove tecnologie, influendo negativamente anche sullo sviluppo globale.

In conclusione, la libera concorrenza va tutelata e perciò la multa alla casa di Cupertino è giustificata in quanto ha abusato della sua posizione dominante per frenare alcune altre aziende.

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