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Competenze umane e tecnologia: una sfida per il futuro dellâarte e del lavoro. Daniel Dellâaria e Luca Caramanna , Liceo Galileo Galilei Palermo
Competenze umane e tecnologia: una sfida per il futuro dellâarte e del lavoro Nel mondo di oggi, la tecnologia sta rivoluzionando ogni aspetto della nostra vita, e il confine tra ciò che è âumanoâ e ciò che è âartificialeâ diventa sempre più sottile. Lâarticolo del Corriere della Sera dal titolo âLâAcademy e lâOscar artificiale, vada anche ai film fatti con lâAiâ solleva una questione che va ben oltre il cinema: può una macchina ricevere un premio pensato per il genio umano? E, soprattutto, cosa significa oggi âcompetenzaâ in un mondo dove lâintelligenza artificiale (IA) è in grado di scrivere sceneggiature, comporre musica, disegnare personaggi o persino dirigere un film? La proposta di ammettere film realizzati (in parte o del tutto) con lâuso dellâIA agli Oscar dimostra come la tecnologia stia diventando un attore protagonista anche nei settori più creativi, dove fino a pochi anni fa si pensava che solo lâingegno umano potesse arrivare. Tuttavia, questa trasformazione non deve essere vista come una minaccia, ma come una sfida a ripensare le nostre competenze. Le competenze umane, come il pensiero critico, lâempatia, la creatività autentica e la capacità di dare un senso profondo alle esperienze, rimangono fondamentali. La macchina può generare contenuti, ma non prova emozioni. LâIA può simulare la scrittura di una poesia, ma non ha vissuto quel dolore o quella gioia che rendono vera unâopera dâarte. Dâaltro canto, le competenze tecnologiche stanno diventando indispensabili. Conoscere il funzionamento dellâIA, saperla usare in modo etico e consapevole, integrarla nei processi lavorativi e creativi: sono tutte abilità che già oggi fanno la differenza, e che domani saranno la base di quasi ogni professione. Per questo, la scuola ha un ruolo cruciale: non deve scegliere tra umanesimo e tecnologia, ma deve insegnare a unirli. Una formazione completa oggi non può prescindere né dalla letteratura né dal coding, né dalla storia né dallâintelligenza artificiale. In conclusione, il dibattito sugli Oscar allâIA ci invita a riflettere su che tipo di società vogliamo costruire. Una società in cui la tecnologia non sostituisce lâuomo, ma lo potenzia; in cui il progresso non cancella lâidentità umana, ma la arricchisce. E in cui, forse, i prossimi premi saranno dati a chi saprà far dialogare cuore e
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Daniel ha scritto un nuovo articolo 3 mesi, 2 settimane fa
Recensione: âTorna la guerra dei dazi, ma a chi conviene davvero?â , Daniel Dellâaria e Luca Caramanna Liceo Galileo Galilei Palermo 4G
La questione dei dazi è tornata a far parlare di sé, creando nuove preoccupazioni e interrogativi a livello globale. La âguerra dei daziâ, termine utilizzato per descrivere lâimposizione reciproca di tariffe tra paesi, ha avuto un impatto significativo sullâeconomia mondiale, in particolare tra le grandi potenze come gli Stati Uniti, la Cina e lâUnione Europea. La domanda che emerge con forza è: a chi conviene davvero? In un contesto di crescente protezionismo, i dazi vengono spesso giustificati come un modo per difendere lâindustria nazionale, contrastare pratiche commerciali sleali o ridurre il deficit commerciale. Tuttavia, se da un lato può sembrare che i dazi favoriscano i produttori locali, la realtà è ben più complessa. Innanzitutto, lâimposizione di dazi può danneggiare anche le aziende interne. Se un paese aumenta i dazi sulle merci importate, queste diventano più costose per i consumatori e le imprese che le utilizzano. Di conseguenza, i prezzi aumentano, abbattendo il potere dâacquisto e riducendo la competitività del mercato. Inoltre, molti settori produttivi dipendono da forniture estere a costi contenuti: lâaumento dei dazi potrebbe dunque tradursi in una maggiore difficoltà nellâapprovvigionarsi di materie prime, con effetti negativi anche sulle imprese locali. Dâaltro canto, la guerra dei dazi può portare anche a misure di ritorsione da parte dei paesi coinvolti, che potrebbero colpire i prodotti esportati dal paese che ha imposto le tariffe. Ciò ha ripercussioni su chi esporta e può anche generare perdite di mercato, aggravando ulteriormente la situazione economica. Infine, è fondamentale considerare che i consumatori finali sono spesso i più colpiti. Con lâaumento dei prezzi dei beni importati, le famiglie si trovano a dover affrontare costi più elevati per i beni di consumo quotidiani. A lungo termine, lâeffetto negativo sui consumatori può superare qualsiasi vantaggio immediato per i produttori. In conclusione, mentre i dazi potrebbero apparire come una soluzione rapida per alcuni problemi economici, lâeffetto complessivo è spesso dannoso per molti soggetti coinvolti. La guerra dei dazi, quindi, sembra avvantaggiare più i governi che le singole imprese o i consumatori, e solleva interrogativi sulla sostenibilità di questa strategia economica nel lung
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Daniel ha scritto un nuovo articolo 6 mesi, 2 settimane fa
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Daniel ha scritto un nuovo articolo 7 mesi, 2 settimane fa
Recensione sullâarticolo del Corriere della sera:âMuore per lâoperazione, medico scelto su Tiktokâ. Scritta da Daniel Dellâaria e Luca Caramanna del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Palermo.
L’articolo del Corriere della Sera âMuore per lâoperazione al naso, il medico scelto su Tiktokâ descrive una tragica vicenda accaduta a Roma, dove Agata Margaret Spada, una ragazza siciliana di 22 anni, è morta in seguito a un intervento di rinoplastica. La giovane aveva scelto il chirurgo attraverso TikTok, attirata dai contenuti sponsorizzati del medico. Durante la procedura, ha subito complicazioni gravi a causa dell’anestesia, con un rapido peggioramento delle sue condizioni. Ricoverata in rianimazione, è deceduta dopo tre giorni. Le indagini hanno evidenziato anomalie nellâambulatorio dove è avvenuto l’intervento, che risultava privo di targhe identificative e di documentazione clinica adeguata. Sono stati sequestrati i locali, e due medici, padre e figlio, sono indagati per omicidio colposo. La mancanza di un consenso firmato dalla ragazza aggrava ulteriormente la posizione degli indagati. Questa tragedia ha sollevato interrogativi sullâaffidabilità dei professionisti che promuovono i propri servizi tramite i social media e sullâimportanza di scegliere strutture sanitarie qualificate per interventi chirurgici, anche quelli di natura estetica. Da questâarticolo si evince quindi la tragicità delle condizioni del settore giovanile italiano, causate dalla crescita dellâimportanza che i giovani danno alla bellezza, vista come il valore fondamentale e primario che forma un individuo. Attraverso i social sempre di piu la bellezza assume la caratteristica principale per diventare famosi e arrivare al successo, e sempre sui social ,medici non certificati come in questo caso,sfruttano questo fenomeno per sponsorizzare trattamenti e prodotti che spesso non sono garantiti e possono causare sfortunati e tragici incidenti come quello di Agata Margaret Spada. Da questo, emerge un problema incombente: la necessità di regolamentare in modo più rigoroso la pubblicità di servizi medici sui social media, per evitare che simili tragedie si ripetano. à cruciale che il desiderio di miglioramento estetico non metta mai a rischio la vita, spingendo le persone verso soluzioni apparentemente semplici, ma potenzialmente pericolos