• regina.Sara ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 6 giorni fa

    recensione articolo di Barone Sara, Calaciura Carolina e Magante GiuliaIMG_4331

    L’articolo in prima pagina del Corriere della Sera, i

  • regina.Sara ha scritto un nuovo articolo 3 settimane, 6 giorni fa

    Recensione articolo “Zuckerbeng non salda il conto di 877miliomi con il fisco italiano” di Mercoledì 2 Aprile 2025, di Barone Sara e Alfonzetti GabrieleIMG_4111

    Meta, il colosso tecnologico fondato da Mark Zuckerberg, non ha saldato il debito con il fisco italiano, scegliendo di non aderire alla procedura di accertamento con adesione proposta dall’Agenzia delle Entrate. Secondo le autorità italiane, tra il 2015 e il 2021 la società avrebbe omesso di dichiarare un imponibile di quasi 4 miliardi di euro, con un’evasione dell’IVA pari a oltre 877 milioni. Meta non ha regolarizzato la sua posizione e potrebbe intraprendere azioni legali nelle sedi tributarie competenti.Parallelamente, sul fronte penale, la Procura di Milano sta valutando una richiesta di rinvio a giudizio per due direttori di Meta Platforms Ireland Limited, la divisione responsabile delle operazioni. Gli inquirenti ritengono che Meta, attraverso Facebook e Instagram, abbia fornito servizi digitali agli utenti italiani in cambio della gestione dei loro dati personali per fini commerciali. Questa pratica sarebbe assimilabile a una “cessione tra beni differenti” e quindi soggetta all’IVA.Un’indagine simile è in corso anche nei confronti di Twitter  per un presunto mancato versamento dell’IVA di 12,5 milioni di euro tra il 2016 e il 2022. Meta, già lo scorso dicembre, aveva contestato le accuse, ma ora i pubblici ministeri stanno lavorando alla rimodulazione del capo di imputazione, con una probabile richiesta di rinvio a giudizio. Questo caso potrebbe essere il primo in Italia in cui si affronta il valore finanziario e fiscale dei dati degli utenti sui social network. L’articolo di Emily Capozucca presenta diversi aspetti da analizzare, sia positivi che negativi. Il primo aspetto positivo da segnalare è la chiarezza e la concisione (non epigrammatica) dell’articolo: il titolo è diretto e cattura immediatamente l’attenzione del lettore, riassumendo già il fulcro della notizia, che viene raccontata in modo completo nonostante uno spazio limitato dedicato dallo stesso giornale. Un altro aspetto che dà valore all’articolo è la presenza di dati rilevanti e specifici, come l’importo dell’evasione fiscale contestata (viene dato il dato preciso di 877 milioni di euro) e il periodo in cui sarebbe avvenuta (cioè tra il 2015 e il 2021). L’articolo, inoltre, fornisce un quadretto completo della situazione, includendo anche le accuse dell’Agenzia delle Entrate, la posizione di Meta in merito alla vicenda e le possibili conseguenze legali. Nonostante l’articolo sia conciso, non si limita a riportare i fatti, ma approfondisce anche le implicazioni del caso dal punto di vista sia legale che fiscale, accennando persino al tema del valore dei dati degli utenti sui social network. Viene anche menzionata l’indagine della Procura di Milano nei confronti di X (già Twitter), fornendo un contesto ampio sulla questione dell’evasione fiscale delle aziende tecnologiche “big”. Viene catturata l’attenzione del lettore anche previo la presenza della foto del fondatore di Facebook Mark Zuckerberg.Tuttavia, l’articolo presenta anche aspetti negativi: in primo luogo nell’articolo mancano le citazioni delle fonti delle informazioni (elemento che caratterizzava sempre gli articoli di Mario Francese e che danno autenticità alla notizia), come documenti ufficiali o dichiarazioni di Meta o dell’Agenzia delle Entrate. Il titolo, pur essendo efficace e interessante, potrebbe essere percepito come “sensazionalistico”, dando un’immagine negativa di Meta senza però presentare tutte le sf

  • regina.Sara ha scritto un nuovo articolo 1 mese fa

    Recensione articolo di giornale “Dazi, ora Washington punta sulle <>. La Ue:negoziamo”; di :Barone Sara, Caramanna Giulio, Gennaro Alice e Russello Francesco.IMG_4B49B407-499A-4534-A982-400FBA803342

    Il giornale in questione presenta un articolo ben strutturato e informativo sui dazi imposti dagli Stati Uniti e sulle trattative in corso con l’Unione Europea. L’esposizione dei fatti è chiara e segue un filo logico che permette al lettore di comprendere il contesto senza dover avere conoscenze pregresse sul tema. Il linguaggio è semplice ma preciso, adatto sia a un pubblico generalista che a chi segue più da vicino le dinamiche economiche e politiche internazionali.Un punto di forza dell’articolo è la completezza dell’informazione. Non si limita a riportare la notizia in modo sterile, ma fornisce dettagli sulle trattative, le dichiarazioni dei protagonisti e il possibile impatto delle decisioni in discussione. Questo è un aspetto fondamentale in un giornalismo di qualità, poiché permette al lettore di farsi un’opinione consapevole basata su dati concreti.Tuttavia, ci sono anche alcuni aspetti che potrebbero essere migliorati. Ad esempio, l’articolo sembra concentrarsi principalmente sulla prospettiva europea, con meno spazio dedicato alle motivazioni degli Stati Uniti. Sebbene questo sia comprensibile in un giornale europeo, una visione più bilanciata aiuterebbe a comprendere meglio le ragioni di entrambe le parti. Inoltre, non è chiaro quali siano le fonti primarie delle informazioni riportate: vengono citate figure istituzionali, ma senza approfondire troppo sulle dichiarazioni originali o sulle analisi economiche di esperti indipendenti.Un altro aspetto migliorabile è il titolo, che potrebbe apparire leggermente allarmistico. L’uso di parole come “dazi” e “negoziamo” suggerisce un’urgenza che potrebbe spingere il lettore a pensare a una crisi imminente, mentre il contenuto dell’articolo mostra una situazio

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