“Quando si avvicina uno straniero e noi lo confondiamo con un nostro fratello, poniamo fine a ogni conflitto. Ecco, questo è il momento in cui finisce la notte e comincia il giorno.”
(Paulo Coelho)

 

Secondo il diritto internazionale i rifugiati sono “individui che, per ragioni essenzialmente politiche, ma anche economiche e sociali, sono costretti ad abbandonare lo Stato di cui sono cittadini e dove risiedono, per cercare rifugio in uno Stato straniero. ” In questo momento a spingere verso l’europa migliaia di persone disperate è la guerra e l’instabilità politica che imperversa in Medio Oriente. L’IS, lo Stato Islamico anche detto ISIS, si è insinuato nel vuoto di potere lasciato dalle forze politiche cadute negli ultimi anni in quelle zone. Tantissimi cittadini spaventati dallo stato di forza imposto in queste aree e dalla possibilità di essere vittime di questo regime fondamentalmente violento stanno lasciando le loro case e quasi tutti i loro averi nei loro stati d’origine andando ad aggiungersi a tutti quei migranti che cercano di raggiungere gli stati più ricchi per motivi economici.

 

Spesso queste persone sono istruite, ma hanno poche speranze di ricoprire nei loro paesi d’adozione i ruoli che nel loro paese potevano vantare. Storicamente sono innumerevoli le menti brillanti che hanno dovuto abbandonare i loro paesi per poter continuare a vivere. Ve ne viene in mente qualcuno?
 
Per esempio c’è Sigmund Freud, il padre della psicologia che scappò dal suo paese natale, l’Austria, perché ebreo e perseguitato dal regime nazista. Se non fosse emigrato a Londra sarebbe probabilmente morto in un campo di concentramento come accadde alle sue quattro sorelle.

 

Conoscete il pittore Marc Chagall? Era Biellorusso ma di origini ebraiche e proprio per questo perseguitato dal regime degli zar. Appena poté si trasferì a Parigi e, a causa dell’invasione tedesca durante la seconda guerra mondiale fu forzato a emigrare nuovamente, questa volta negli Stati Uniti per poi tornare in Francia alla fine della guerra. Non tornò mai nel suo paese natale. Le sue opere sono fra le più note dell’arte moderna.

 

 

Pablo Neruda, il celebre poeta che tanti innamorati ha fatto sognare, è un esiliato Cileno che in fuga dal regime presente nel suo paese ha colto l’occasione per visitare i 5 continenti e cantare la nostalgia per il suo paese prima di potervi fare ritorno.

 

E che dire di uno dei personaggi che starete certamente studiando in questo momento? Stiamo parlando di Dante Alighieri. La sua storia personale è strettamente legata alle vicissitudini politiche della sua città natale Firenze. Come sostenitore attivo dei Guelfi Bianchi (che persero contro i Guelfi Neri sostenitori di Papa Bonifacio VIII) Dante fu preso di mira e condannato dal pontefice in esilio che passò tra il Veneto e la Lunigiana. Per questo a Cangrande della Scala, Signore di Verona, è dedicato il Paradiso della Divina Commedia.

 

Infine, persino il padre della Apple Steve Jobs non è che il figlio di un giovane immigrato siriano negli Stati Uniti: Abdulfattah “John” Jandali. Il suo nome dipende dal fatto che fu dato subito in adozione dai giovani genitori ad una famiglia statunitense. Sorprendente che una delle icone contemporanee che più ci fanno pensare all’America sia frutto della rivoluzionaria fantasia di un giovane siriano di seconda generazione?!

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