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Buon lunedì ragazzi e buon anno! Eccoci con i primi temi del 2016.

 

Orsola Riva, per Corriere della Sera vi propone un gioco semiserio: provate ad immaginare una buona notizia per l’anno che è appena iniziato. Non dovete indovinare un qualcosa che si avvererà: si tratta semplicemente di immaginarne una plausibile, meglio se buona.

 

La Riva vi svela quale sarebbe la sua buona notizia per il 2016: la riduzione del tasso di disoccupazione giovanile in Italia, ad esempio, che ad oggi si attesta al 42%. O magari, l’abbassamento del numero dei NEET, acronimo per “Not  in employment, Education or Training“, vale a dire tutti i giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano o lavorano, oggi quasi 2,5 milioni.

 

Voi ragazzi non dovete per forza parlare di qualcosa di così serio o importante per il nostro Paese: la notizia può essere anche semplicemente che la vostra squadra del cuore vinca il campionato!

 

 

 

Luca Tremolada, per Il Sole 24 Ore vi parla di YouTuber, vero fenomeno mediatico del 2015 appena trascorso. Chi sono questi personaggi divenuti famosi semplicemente per aver parlato davanti ad una telecamera? E a cosa servono secondo voi? E ancora: perchè li seguite e fate milioni di clic sui loro video? Quali seguite e perché?

 

Tremolada avanza qualche ipotesi: sono forse i nuovi maître à penser della società? Oppure semplicemente una nuova forma di intrattenimento?

 

 

 

Gianluigi Schiavon, per Quotidiano Nazionale, vi parla di sette sataniche. In Italia ci sono 2 squadre anti-sette sataniche: una della polizia e l’altra della Comunità Papa Giovanni XXIII. Sino a fine ottobre 2015 le richieste di aiuto pervenute ai due gruppi sono state in totale 2246! Ben 1238 sono state le persone che hanno richiesto una consulenza o semplicemente informazioni, mentre 568 sono stati i casi trattati nel solo 2015, e 11.154 quelli in totale a partire dal 2002.

 

Sono cifre che sollecitano diverse domande: dove sono le sette in Italia? Al Nord soprattutto, il 42%, mentre al Centro il 31% e il 27% al Sud. Chi sono le persone colpite dal fenomeno? Il 39% sono adulti, il 34% giovani e il 14% adolescenti. Il 56%, infine, sono donne. Perché ci si rivolge ad una setta? Da un lato, per un bisogno di spiritualità molto sentito; dall’altro, per la crisi dei valori, ma anche per motivazioni economiche e esistenziali.

 

Secondo voi ragazzi le sette sataniche costituiscono un pericolo sottovalutato in Italia? Se sì, come mai?

 

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