Buongiorno ragazzi,

 

eccoci giunti al terzo appuntamento con la rubrica dell’estate intitolata #Letteruradellasettimana. Questa volta parliamo di donne e in particolare di quelle che hanno fatto la storia con le loro opere e le loro azioni.

 

“Storie della buona notte per bambini ribelli” è stato il libro più venduto del 2017 e adesso ha anche un seguito. Da Rita Levi Montalcini a Frida Kahlo, da Coco Chanel a Jane Austen, le protagoniste del primo volume di queste originali storie della buonanotte hanno preso vita anche grazie  alle bellissime illustrazioni firmate da artiste – anch’esse donne ovviamente – provenienti da tutto il mondo, diventando un simbolo di libertà e un invito a credere sempre, e nonostante tutto, nella forza dei propri ideali. Sarà forse anche per questo che le autrici, Elena Favilli e Francesca Cavallo, hanno deciso di regalare a tutte le bambine ribelli, di oggi e di sempre, un atteso bis, con nuovi personaggi femminili tutti da leggere e da scoprire.

 

Tra le storie del secondo volume anche quella dell’italiana Bebe Vio, vulcanica campionessa di scherma che è riuscita a realizzare un grande sogno sfidando coraggiosamente la malattia. A farle compagnia c’è anche Byoncè, la popstar  americana amata da tutti e icona di stile e sensualità. E si è guadagnata un posto anche la scrittrice J.K. Rowling, autrice di Harry Potter, la sua storia insegna che persino un fallimento può essere trasformato in opportunità. Posto d’onore spetta anche alla bellissima Sophia Loren, la più grande e pluripremiata attrice italiana di tutti i tempi.

 

Cosa accomuna le donne protagoniste del primo e del secondo volume di “Storie  della buona notte per bambini ribelli”? Il libro è diventato ormai un movimento globale e un simbolo di libertà. Le donne citate nei due volumi sono la testimonianza che l’impegno, il genio e la dedizione ripagano sempre. Si tratta di chi ha superato i suoi limiti e ce l’ha fatta! Dunque se è vero che “C’erano una volta cento ragazze che hanno cambiato il mondo”, è vero che ora ce ne sono molte, molte di più!

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