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Nicola Saldutti, blogger per il Corriere della Sera, questa settimana vi parla di banche. Il giornalista prende spunto da uno delle ultime che hanno visto protagonista una banca, in questo caso una banca in difficoltà, come la Banca Popolare di Bari. Avrete certamente letto che questa banca sta attraversando delle difficoltà e il Governo ha deciso di intervenire per salvarla. Insieme al Governo si sono mosse anche le altre banche attraverso un’istituzione che si chiama “Fondo interbancario di tutela dei depositi”. Il sistema italiano, diversamente da quello americano ad esempio che nel 2008 lasciò fallire la Lehman Brothers, prevede che si cerchi sempre di trovare una soluzione per evitare il fallimento delle banche in difficoltà questo soprattutto perché le banche, nel nostro Paese, svolgono diversi ruoli: è infatti attraverso le banche che è possibile ottenere finanziamenti per le imprese ed è sempre attraverso le banche che è possibile il pagamento degli stipendi e la realizzazione degli investimenti. Non è chiaramente la prima volta che il Governo interviene per salvare una banca dal fallimento e partendo proprio da questo episodio ultimo della Banca Popolare di Bari, Saldutti vi invita a fare una serie di riflessioni: quando una banca rischia il fallimento, è così necessario l’intervento della collettività? Quali sono gli obiettivi che le banche del nostro sistema devono avere e fino a che punto il Governo ha la responsabilità di occuparsene in caso di crisi?

Luca Tremolada, blogger per Il Sole 24 ore, questa settimana vi parla invece della Brexit. La scorsa settimana ci sono state le elezioni in Gran Bretagna e ha stravinto Boris Johnson, leader del partito conservatore. Questa vittoria implica che molto probabilmente assisteremo alla Brexit, di qui ad un anno quindi il Regno Unito uscirà dall’Unione Europea. Il Sole 24 Ore ha realizzato un reportage per capire quali potranno essere le conseguenze non solo per chi viaggia ma anche per chi lavora e viva a Londra e dintorni. Ma soprattutto che ruolo avrà la Gran Bretagna nel contesto europeo, economico e politico. Si sta quindi aprendo una nuova fase della storia europea e molte cose sono ancora da capire. Voi cosa ne pensate? Quale potranno essere gli scenari possibili?

Marcella Cocchi, blogger per il quotidiano.net, questa settimana vi parla di un tema probabilmente a voi molto caro ovvero i cellulari vietati in classe. La giornalista riporta il caso di una preside di un istituto alberghiero di Riccione che ha vietato l’uso dei cellulari in classe. Ogni mattina gli studenti del suo Istituto devono infatti consegnare i cellulari (il provvedimento è stato però graduale, nel senso che gli studenti hanno è stato chiesto di lasciare il proprio cellulare inizialmente solo per un’ora e poi via per tutta la durata delle lezioni) e non possono rientrare in possesso fino alla fine delle lezioni. L’obiettivo del provvedimento è quello di permettere agli studenti di tornare a socializzare nella vita reale. Gli studenti non hanno preso molto bene questa decisione della preside, decisione che invece è stata ben condivisa da diversi esponenti della politica, soprattutto dagli ex ministri del Miur. Secondo alcune recenti ricerche i giovani passano una media di 10 ore al giorno con in mano il cellulare con effetti dannosi per la salute e non solo. Voi riuscireste a restare lontani dal vostro cellulare per più di un’ora? Pensate che la decisione della preside dell’Istituto di Riccione sia corretta?

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