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Il Consiglio dei Ministri ha approvato una legge che prevede il divieto di produzione e introduzione sul mercato di alimenti e mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da coltivazioni cellulari; inoltre, essa vieta l’utilizzo del termine “carne” per indicare prodotti contenenti proteine vegetali.

E’ stata vietata la nascente carne sintetica, già resa disponibile in altri paesi come Stati Uniti e Singapore. Quindi, di che cosa si tratta?

Innanzitutto, è importante sapere che la cosiddetta carne “sintetica” è una carne creata in laboratorio: per ottenerla, si prelevano delle cellule staminali da un animale vivo, vengono fatte moltiplicare grazie all’uso di un bioreattore che dispone un luogo adatto alla crescita, e se ne lavorano le fibre muscolari. Infatti, il termine “sintetica” è utilizzato impropriamente in quanto si

tratta di un prodotto derivante dalla coltivazione di cellule, e non da processi e reazioni chimiche.

Dunque, perché è stata vietata?

Le ragioni esposte dall’associazione Coldiretti, la più importante in campo agricolo, riguardano i danni ambientali che provocherebbe la sua produzione, la tutela del patrimonio agroalimentare e della salute umana.

Per quanto riguarda la prima motivazione, non ci sono ricerche precise che dimostrino che la carne sintetica sia inquinante, questo poiché attualmente è stata prodotta solo su bassa scala e con costi molto alti. Tuttavia, secondo uno studio del 2013 pubblicato sul sito della Commissione Europea, si stima che se tutta la carne prodotta in Europa venisse sostituita dalla carne coltivata, le emissioni di gas serra e il consumo di acqua diminuirebbero rispettivamente del 98,8% e del 94%. Per non parlare dell’azzeramento delle violenze e delle crudeltà sugli animali che ancora oggi sono confinati negli allevamenti.

Rispetto al secondo punto, la volontà dei ministri è la salvaguardia della tradizione culinaria e gastronomica italiana che si basa sulla dieta mediterranea; oltre a ciò, è presente anche il desiderio di tutelare l’economia del paese, che potrebbe essere minacciata dai cibi sintetici, con possibili conseguenze per allevatori, macellai e altri lavoratori del settore.

In merito alla tutela della salute umana, invece, al momento non ci sono studi accurati che dimostrino che la carne sintetica sia pericolosa per la salute umana. Al contrario, è stato dimostrato che essa può essere più sicura della carne animale, dato che durante la sua produzione si può essere certi che sia priva di antibiotici e agenti esterni. Per giunta, la carne sintetica può risultare anche più sana: questo perché, durante la sua formazione, è possibile rimuovere una parte di grassi saturi e aggiungere più proteine, ottenendo un prodotto più equilibrato.

Attualmente, la decisione del Consiglio dei Ministri potrebbe essere annullata dall’Unione Europea: la legge, infatti, violerebbe le norme europee sulla libera circolazione delle merci. Inoltre, l’Italia ha imposto questo divieto prima ancora che l’Unione Europea avesse legiferato al riguardo: questo significa che in caso di un via libera ufficiale, il divieto italiano diventerebbe automaticamente illegittimo.

In conclusione, la carne sintetica potrebbe essere la soluzione definitiva per contrastare e diminuire gli allevamenti intesivi, le emissioni di gas serra e l’utilizzo sproporzionato di acqua. In ogni caso, dovremmo attendere ancora molto tempo prima di vederla arrivare sulle nostre tavole.

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